Una fibra ottica è fondamentalmente una bacchetta di vetro di quarzo molto lunga e di una purezza estremamente elevata (da qui il nome “fibra”), racchiusa in un involucro protettivo. Il vetro di quarzo propaga qualsiasi luce attraverso di essa ad alte velocità con una perdita di luce bassissima. I livelli di purezza richiesti per ottenere fibre ottiche molto lunghe utilizzano possibilmente quarzo sintetico, poiché qualsiasi impurità all’interno della fibra è una possibile fonte di perdita di luce, nonché (per i difetti più grandi) un potenziale elemento di rotture sotto tensione.
Nell’ambito del processo di fabbricazione di fibre ottiche, le parti in quarzo naturale (cioè non sintetico) sono utilizzate anche per contribuire a creare la massa preformata che sarà successivamente inserita in una fibra lunga. I requisiti per il quarzo nell’ambito del processo di fabbricazione della fibra ottica sono la purezza (come spiegato sopra), la rettilineità (poiché eventuali disallineamenti si accentueranno una volta ritirate le geometrie) e la capacità di resistere a temperature molto elevate (simili ai processi dei semiconduttori).